Finisce (parte 1/3; 2/3) il racconto della
storia di come Eratostene di Cirene calcolò la circonferenza del Mondo, almeno secondo sciencemug.
Eratosty 'n the camel (by sciencemug) |
Eratostene e il suo cammello, lo strano duo, sono tornati ad Alessandria d'Egitto da qualche tempo ormai. Il cammello passa le sue giornate a sonnecchiare pigramente all'ombra delle palme e a ruminare cibi di varia foggia e natura, mentre il suo padrone Eratostene è stato sempre impegnato con la biblioteca.
Oggi, però, oggi è
il gran giorno. Il giorno in cui Eratostene misurerà la
circonferenza del Mondo.
Oggi è il solstizio
d'estate, è mezzogiorno e a Siene, che è sul Tropico del Cancro, i
raggi del Sole illuminano il fondo dei pozzi, sono cioè perfettamete
perpendicolari alla Terra.
Alessandria, però,
non è sul Tropico e i raggi non cadono perpendicolari alla Terra,
non illuminano il fondo dei pozzi.
Eratostene allora va
nella piazza del mercato, monta il suo strumento, lo scafe, un
bastone piantato in verticale su una conca semisferica graduata, e
misura l'ampiezza dell'angolo proiettato dall’ombra del bastone.
C’è poca gente in
giro, per via del caldo intenso, ma l'uomo barbuto sembra non
accorgersene, immerso com’è nel suo lavoro. Deve completare la sua
misurazione. Lo fa, è soddisfatto e gli sfugge un grugnito
d’impazienza mentre va in casa a fare in fretta i suoi calcoli.
Passa di corsa di
fianco al cammello mezzo addormentato e gli urla contento – amico
cammello, sveglia vecchio gobbuto quadrupede, ci siamo, ci siamo!”
Il cammello allora apre appena gli occhi - Eahhhrg!: eh ci siamo ci siamo, guarda bipede che avevo chiesto il massaggio alle gobbe mezz'ora fa... tzè, in questo resort il servizio è davvero pessimo - e ritorna immediatamente a ronfare e sognare.
Il cammello allora apre appena gli occhi - Eahhhrg!: eh ci siamo ci siamo, guarda bipede che avevo chiesto il massaggio alle gobbe mezz'ora fa... tzè, in questo resort il servizio è davvero pessimo - e ritorna immediatamente a ronfare e sognare.
Eratostene sa che
l'ampiezza dell'angolo appena osservata è uguale a quella
dell'angolo descritto dai due raggi terrestri tra Alessandria e
Siene. Sa che quell’angolo è una frazione di angolo giro e calcola
che la frazione è
un cinquantesimo.
un cinquantesimo.
Eratostene a questo
punto sa che è a una breve facile operazione dal misurare la
circonferenza del Mondo, gli sudano le mani e ha un fastidioso
tremore alla palpebra sinistra.
- Per Ra – pensa
mentre si gratta la barba – sarò il primo uomo nella storia a
conoscere la grandezza del Mondo. Il primo a comunicarla. Il primo ad
archiviarla e renderla così disponibile a tutti, per sempre! -
Eratostene, fa la
semplice operazione: essendo la Terra una sfera, se l’angolo tra
Alessandria e Siene è 1/50 di angolo giro, allora per ottenere la
misura della circonferenza del pianeta bisogna moltiplicare per 50 la
distanza che separa le due città. Bisogna moltiplicare per 50 i 5000
stadi, cioè i 787.5 kilometri.
Ecco.
Fatto.
Eratostene ha il
risultato.
La circonferenza del
Mondo è 250,000 stadi, 39,375 km.
Il filosofo adesso è
diventato d'improvviso calmissimo. Solo gli sembra che la testa sia
grande il doppio del normale e pesi un quinto. Sente distintamente
l'aria sulla pelle, come fosse molto più densa del solito e i colori
sono straordinariamente vividi, anche se non riesce proprio a
distinguere con chiarezza i contorni precisi delle cose. É tutto un
poco fuori fuoco, piacevolmente fuori fuoco.
Eratostene arriva
quasi senza accorgersene davanti al cammello. Lo accarezza
svegliandolo con delicatezza. Appoggia la sua fronte sulla fronte
dell'animale.
- Il Mondo è grande
39,375 kilometri - annuncia piano Eratostene al cammello, con un
sorriso tenero sul viso.
-
Eahhhrg!- risponde
il cammello in un sussurro che odora di cancrena - In
realtà l'effettiva circonferenza della Terra è 40,075 kilometri. Ma
ci sei andato vicino, bipede, ci sei andato
vicino...
-
FONTI:
- Dutka, J. (1993). Eratosthenes' measurement of the earth reconsidered. Archive for History of Exact Sciences 46, 55-66.
- Goldstein, B. R. (1984). Eratosthenes on the “measurement" of the earth. Historia Mathematica 11, 411-416.
Il testo di una mail arrivata 1minuto e mezzo dopo la pubblicazione del post è riportato qui di seguito per completezza d'informazione e correttezza.
PPS
Nel caso in cui Vi foste chiesto, insulso sciencemug, perchè Eratostene si sia preso la briga di cercare di calcolare la circonferenza della Terra, la risposta molto probabilmente sta nel fatto che il 'pentathlos' stava lavorando alla realizzazione di una mappa completa del Mondo abitabile (sulla mappa veda questa interessante tesi di laurea). Conoscere le dimensioni del globo, dunque, faceva parte del piano 'geografico' del matematico."
FONTI:
- Dutka, J. (1993). Eratosthenes' measurement of the earth reconsidered. Archive for History of Exact Sciences 46, 55-66.
- Goldstein, B. R. (1984). Eratosthenes on the “measurement" of the earth. Historia Mathematica 11, 411-416.
Il testo di una mail arrivata 1minuto e mezzo dopo la pubblicazione del post è riportato qui di seguito per completezza d'informazione e correttezza.
"Eccellentissimo
sciencemug,
Vi
porgo innanzitutto i miei rispettosi saluti. Sono Gian Gianni Gnè,
Principe
di Vaffa, Visconte di Roccapallosa, Gran Ciambellano di Asciugone,
Cavaliere dell'Ordine di Malmostosi.
Ho
letto con interesse (decrescente, mi rincresce ammetterlo) i Vostri
post (abbastanza insipidi, ammettiamolo serenamente) dal titolo:
'L'uomo che misurò la Terra a dorso di cammello'.
Vi
scrivo, stimato sciencemug, perché ritengo
indispensabile operare delle puntualizzazioni sui contenuti dei Vs
post.
Per
cominciare è assolutamente
ridicolo e per nulla credibile attribuire ad un animale pensieri
elaborati ed articolati come da Voi fatto con il cammello della Vs
storiella - e Vi prego di non tirare in ballo le notizie della balena
e dell'elefante che parlano. I mammiferi in questione, infatti, non parlano, bensì imitano
il suono della voce umana. E, comunque, quand'anche si verifichi la a
mio avviso risibile e improbabilissima eventualità che
un animale evolva la facoltà di
parlare questa non sarebbe certo la riprova che il suddetto animale
sia in grado di articolare pensieri complessi (a dimostrazione della
non corrispondenza tra facoltà di
parlare e facoltà di
elaborare pensieri complessi si sintonizzi il proprio apparecchio
televisivo su un qualsiasi talk/reality-show o una qualsivoglia tribuna
politica).-
Un'altra,
francamente marchiana, imprecisione presente nei Vs post è che
Eratostene usi il cammello per misurare la distanza tra Alessandria e
Siene.
Per
quanto, infatti, ai tempi di Eratostene (III secolo prima dello 0) i
cammelli siano presenti in Nord Africa (portati lì da
Alessandro) è risaputo
che il loro uso per misurare le distanze inizia solo in epoca
cristiana, cioè,
mi
pare lapalissiano, dopo lo 0. Come Vedete, quindi, nel contesto della
Vs narrazione, esimio sciencemug, ci si trova davanti ad una grossolana discrepanza cronologica.
Ai
tempi del 'pentathlos' per calcolare le grandi distanze sono
probabilmente ancora largamente impiegati i bematisti,
uomini appositamente addestrati a camminare con andatura regolare e a
tenere conto del numero dei passi compiuti in ogni marcia.
Un'ulteriore
puntualizzazione, caro sciencemug, è
poi,
d'uopo. Risulta evidente che il Vs racconto si rifà a
quanto riportato, a proposito dell'impresa di Eratostene, dallo
scrittore Cleomede ne Sul
moto circolare dei corpi celesti,
l'unico suo libro giunto sino a noi. Cleomede scrive il libro dopo la
metà del
I secolo prima dello 0, ma quanto dopo è ancora
argomento dibattuto, come ancora dibattuta è l'affidabilità della
sua narrazione circa il metodo di Eratostene. A tal proposito
trovo ad esempio illuminante, sciencemug, ricordare come tutte le
fonti precedenti a Cleomede stimino la circonferenza terrestre
calcolata da Eratostene in 252mila stadi e non in 250mila stadi, come
riportato da Cleomede (e quindi da Voi) in seguito a un, a mio avviso
e non solo mio, chiaro arrotondamento del tutto arbitrario.
È perciò
lampante,
sciencemug, che la Vs fonte non è completamente affidabile, per quanto
accettata da molti oltre che da Voi. Tuttavia, impreciso sciencemug,
Voi Vi spingete oltre e riportate la storiella del pozzo di Siene e
del suo fondo illuminato dai raggi del Sole nel giorno del solstizio
d'estate. Ebbene, approssimativo sciencemug, per quanto esista un
simile pozzo, ormai in rovina, vicino a Siene, nessuno, neppure
Cleomede, associa il suddetto pozzo all'impresa di Eratostene.
Vero è,
inaccurato
sciencemug, che il Vs amico Cleomede menziona l'esistenza, nella
città di
Siene, durante il fatidico solstizio d'estate, di una zona circolare
del diametro di 300 stadi (circa 47km) dove le meridiane non
producono ombra. Ma questo fatto, ne convengo furbastro sciencemug, è molto
meno affabulatorio della storia del pozzo.
Ancora
un'altra precisazione, sciencemug il credulone. È
poco
probabile che Eratostene sia stato a Siene per misurarne la distanza
da Alessandria e per verificare che nella futura Assuan le meridiane
non gettassero ombra a mezzogiorno del solstizio d'estate. È
invece
plausibile che il 'pentathlos', essendo il capo bibliotecario della
più grande
biblioteca allora esistente, abbia usato dati catastali già esistenti
per informarsi sulla distanza tra le due città (o
abbia usato dati di bematisti o di rapporti ufficiali o di
viaggiatori) e che si sia basato su informazioni da lui ritenute
affidabili a proposito della faccenda delle ombre delle meridiane a
Siene senza andare a verificarla in loco con misurazioni proprie durante
un solstizio d'estate.
È perciò molto
probabile - sicuramente
più probabile
degli eventi da Voi narrati con raffazzonata fantasia e scarsissima
maestria letteraria, se mi si permette l'umile critica, stupidissimo
semianalfabeta sciencemug - che,
per calcolare la circonferenza del Mondo, Eratostene non si sia mosso
dalla sua Alessandria, abbia usato dati già a
sua disposizione e si sia limitato a misurare una sola volta, ad
Alessandria, l'angolo dell'ombra proiettata dalla sua meridiana il
giorno del solstizio d'estate.
Concludendo
sciencemug, razza di imbecille, Eratostene non ha mai fatto il
viaggio da Voi narrato nei Vs stupidi post e Voi siete uno
scribacchino da quattro soldi e un monumentale beota.
Vi
saluto, sputandoVi virtualmente in un occhio a Vs scelta
GGG
PS
L'unico
spunto degno di nota che avreste dovuto evidenziare nella Vs
incresciosa narrazione, insipido insulso sciencemug, l'avete del
tutto mancato, a riprova della Vs idiozia.
Ecco,
allora, che tocca a me portarlo all'attenzione dei webnauti.
La
stima di Eratostene sulla circonferenza del Mondo (250mila stadi,
poco meno di 40mila chilometri) non era nota a Cristoforo Colombo.
Colombo, in base a informazioni trovate negli scritti di Tolomeo,
pensava che la Terra misurasse 180mila stadi, circa 28mila
chilometri. La Terra per Colombo, insomma, era quasi una volta e
mezza più piccola
di quanto non fosse in realtà.
Se,
perciò,
Colombo
avesse conosciuto la misura del Mondo di Eratostene non avrebbe
probabilmente ritenuto conveniente raggiungere le Indie navigando
verso Ovest, come invece fece trovando quello che tutti sappiamo trovò.
Quando
si dice il caso...
PPS
Nel caso in cui Vi foste chiesto, insulso sciencemug, perchè Eratostene si sia preso la briga di cercare di calcolare la circonferenza della Terra, la risposta molto probabilmente sta nel fatto che il 'pentathlos' stava lavorando alla realizzazione di una mappa completa del Mondo abitabile (sulla mappa veda questa interessante tesi di laurea). Conoscere le dimensioni del globo, dunque, faceva parte del piano 'geografico' del matematico."
FONTI:
- Callaway, E. (2012). The whale that talked. Nature News.
- Dutka, J. (1993). Eratosthenes' measurement of the earth reconsidered. Archive for History of Exact Sciences 46, 55-66.
- Goldstein, B. R. (1984). Eratosthenes on the “measurement" of the earth. Historia Mathematica 11, 411-416.
- McPhail, C. K. (2011). Reconstructing Eratosthenes' Map of the World: A Study in Source Analysis. (Thesis, Master of Arts) University of Otago.
- Ridgway, S., Carder, D., Jeffries, M., and Todd, M. (2012). Spontaneous human speech mimicry by a cetacean. Curr Biol 22, R860-861.
- Stoegersend A.S., M. D., Oh S., de Silva S., Herbst C.T., Kwon S. and Fitch W.T. (2012). An Asian Elephant Imitates Human Speech. Curr Biol.
- The MacTutor History of Mathematics archive. Cleomedes. University of St Andrews Scotland.
- Callaway, E. (2012). The whale that talked. Nature News.
- Dutka, J. (1993). Eratosthenes' measurement of the earth reconsidered. Archive for History of Exact Sciences 46, 55-66.
- Goldstein, B. R. (1984). Eratosthenes on the “measurement" of the earth. Historia Mathematica 11, 411-416.
- McPhail, C. K. (2011). Reconstructing Eratosthenes' Map of the World: A Study in Source Analysis. (Thesis, Master of Arts) University of Otago.
- Ridgway, S., Carder, D., Jeffries, M., and Todd, M. (2012). Spontaneous human speech mimicry by a cetacean. Curr Biol 22, R860-861.
- Stoegersend A.S., M. D., Oh S., de Silva S., Herbst C.T., Kwon S. and Fitch W.T. (2012). An Asian Elephant Imitates Human Speech. Curr Biol.
- The MacTutor History of Mathematics archive. Cleomedes. University of St Andrews Scotland.
- The MacTutor History of Mathematics archive. Ptolemy. University of St Andrews Scotland.
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