Dung beetle cooling down on its dung ball (by sciencemug) |
Gli
scarabei stercorari della specie
Scarabaeus
(Kheper) lamarcki vivono in ambienti caldi e secchi e utilizzano
come refrigeratori mobili le sfere di sterco fresco che costruiscono
e trasportano. Gli insetti muovono le palle di escrementi umidi (dung
balls) di cui si cibano facendole rotolare e ci salgono sopra per
diminuire la propria temperatura corporea ogni volta che questa
raggiunge livelli critici.
La
scoperta, fatta da un gruppo internazionale di ricercatori guidato
dal biologo svedese Jochen Smolka, è stata descritta in un recente
articolo pubblicato sul giornale scientifico CurrentBiology.
Il
nuovo post si apre con una piccola esplosione bianca. È tutto molto
luminoso e rassicurante.
Entra
Mr.Blog,
detto sciencemug, o SM. Lo accompagna il Suo primo post, detto PiPs.
sciencemug-
Oh, dunque, PiPs, mi raccomando, concentrati che l'articolo di oggi
lo raccontiamo assieme.
PiPs-
Tranquillo capo, ne ho letto quasi la metà e ho capito quasi un quarto
di quello che ho letto: con me sei in una botte di ferro!
SM-
Eh, appunto, in una botte di ferro, chiusa a chiave dall'esterno, con
dentro un nido di api africane in crisi d'astinenza da nettare e che
rolla come un giroscopio ubriaco nella stiva di una nave arrugginita
che imbarca più acqua di un'idrovora compulsiva...
PiPs-
...
SM-
...
PiPS-
Ma pensa te, i giroscopi bevono e fumano! E io che li facevo così
per bene, stabili, sempre equilibrati...
SM-
Guarda PiPs, sei fortunato che il cammello di Eratostene è in
vacanza a Fiuggi, altrimenti ti avrei già sostituito. PiPS, sveglia!
E ricordati che usiamo il presente storico per la narrazione.
PiPs-
Ok boss. Perché?
SM-
Perché cosa?
PiPs-
Perché usiamo il presente storico?
SM-
Perché è più agile, meno pesante per il lettore, è più figo, dà
più ritmo, fa più film d'azione, è più economico (al mercato
della parola 1chilo di indicativo presente costa meno di 2etti di
imperfetto e molto molto meno di 50grammi di passato remoto) e
soprattutto perché la consecutio
temporum
è una stratosferica rottura di balle. Ok?
PiPs-
Ok boss, grazie per la spiegazione boss, vai boss.
PiPs-
Il biologo svedese Jochen
Smolka
e altri 5 scienziati
vanno
in una fattoria nella savana del Sud Africa (24.3°E, 26.4°S) e
osservano il comportamento degli scarabei stercorari della specie
Scarabaeus
(Kheper) lamarcki.
I ricercatori studiano
gli insetti durante l'estate australe, nei mesi di febbraio del 2011
e del 2012, quando la temperatura al suolo nelle ore più calde
arriva a circa 60°C.
SM-
Gli scarabei stercorari, i dung beetles, sono in grado di vivere e
procacciarsi il cibo anche a queste elevate temperature. I dung
beetles, nomen omen,
si nutrono di sterco. Alcuni di questi artropodi, come quelli della
specie S.lamarki,
volano sugli escrementi freschi, ne staccano pezzi con i quali
costruiscono in pochi minuti palle del diametro di 3-4cm (le dung
ball) che poi fanno rotolare in linea retta lontano dagli escrementi
stessi. E pensa, PiPs, che 'sti scarabei non solo fanno rotolare
palle di cacca che possono arrivare a essere 79 volte più grandi di
loro (1),
ma lo fanno muovendosi a testa in giù e all'indietro.
PiPs-
Cioè, per capirci, in pratica funziona che la testa di 'ste bestie è
molto vicina a terra, le zampe anteriori sono a contatto col suolo e
spingono mentre quelle posteriori sono sulla palla caccosa?
Dung beetle rolling its dung ball (by sciencemug) |
PiPs-
Che vita di m...
SM-
PiPs!
PiPs-
...estizia e miseria?
SM-
Vabbè, andiamo avanti, va'. Studi precedenti dicono all'allegra
banda scientifica di Smolka che esistono dung beetles in grado di
mantenere un'elevata temperatura corporea perché questa permette
loro di essere più efficienti nel procacciarsi il cibo (2)...
Pips-
...cioè volare velocemente sulla cacca, costruire in fretta grandi
palle di cacca e poi portarsele via a testa in giù... ma io mi
schianto di antipiretici tutta la vita e muoio di fame piuttosto...
SM
scuote sconsolato la testa virtuale e continua- ... inoltre i
ricercatori sanno che gli insetti riescono a dissipare il calore in
eccesso durante il volo, ad esempio trasferendolo dal torace, dove ci
sono le ali, all'addome che poi se ne libera sotto forma di gocce
d'acqua (3-4).
PiPs-
Ma se san già tutto, 'sti scienziati, perché in estate non se ne
vanno in vacanza alle Hawaii, alle Canarie o, che so, all'Idroscalo,
anzichè andare a caccia di escrementi e insetti stercorari in Sud
Africa, con 60° al suolo?
SM-
In Sud Africa ci vanno, PiPs, perché i sei di Smolka non sanno
tutto. I ricercatori ignorano, e quindi vogliono scoprire, quale sia
il meccanismo con cui i dung beetle riescono a evitare lo stress
termico proprio al suolo, mentre cioè fanno rotolare le loro palle
di sterco sul terreno rovente.
PiPs-
Quindi, in sintesi, il calore corporeo elevato è un vantaggio
perché permette a questi animaletti mangia cacca di essere veloci e
efficienti e quindi battere la concorrenza nel procurasi il cibo, ma
senza un buon sistema di raffreddamento i suddetti animaletti si
cuocerebbero da soli mentre stanno trasportando il suddetto cibo.
SM-
Proprio così.
PiPs-
Ok, quindi?
SM-
Quindi gli scienziati dal naso meno sensibile della storia fanno un
esperimento per studiare meglio la funzione delle sfere di sterco che
gli scarabei scarrozzano in giro.
PiPs-
Ma guarda, sta a vedere che salta fuori che le palle marron sono
multitasking...
SM-
In realtà non 'salta' fuori, se mai 'rotola' fuori ahahaha...
-Segue
prolungato e imbarazzato silenzio di entrambi-
SM-...
ahem, torniamo all'esperimento di Smolka e compagniucci. I
ricercatori preparano 2 arene di sabbia del diametro di 3 metri
ciascuna.
PiPs-
Aaah sì! Questa parte dell'articolo me la ricordo. Le arene sono
definite rispettivamente 'calda-hot' e 'fresca-cool'. La 'calda' è
coperta di notte con una tela incatramata e di giorno lasciata al
sole sin dal mattino, la 'fresca', invece, è lasciata scoperta di
notte e tenuta all'ombra della tela catramata fino all'ora
dell'esperimento.
SM-
L'ora dell'esperimento è mezzogiorno, la più calda del dì, quando
l'arena 'cool' ha una temperatura media al suolo intorno ai 51°C
(minima 45°C) e quella 'hot' supera i 57°C (massima 60.3°C) . I
ricercatori, allora, mettono una dung ball di sterco di mucca e uno
scarabeo al centro prima di un'arena e poi dell'altra. Smolka e soci,
infine, usano la tecnica della termografia a infrarossi*
(telecamera ad hoc+software ad hoc+altre cose ad hoc di cui non
capisco niente) per determinare la temperatura di insetto, arena e
dung ball lungo il tragitto lineare di 1.5metri percorso
dall'artropode mentre fa rotolare la dung ball fuori dall'arena.
PiPs-
Gli scienziati fanno questo esperimento con 52 scarabei stercorari e
osservano che gli insetti percorrono il tragitto lineare di 1.5metri
senza interrompere la loro marcia quando la temperatura al suolo è
inferiore ai 50°C.
SM-
A temperature superiori ai 50°C, però, i beetle spesso si fermano,
salgono sulla dung ball e portano le zampe anteriori ripetutamente a
contatto con le loro parti boccali.
PiPs-
E questo non ho capito perché lo fanno...
SM-
Mah, si pensa per raffreddare le zampe. È probabile che i beetle
rigurgitino del liquido sulle zampe per velocizzare il processo di
raffreddamento.
PiPs-
Bleah, che schifo vomitarsi addosso...
SM-
Bah, sempre meglio delle formiche del deserto che a volte usano
persino liquido rilasciato dall'ano per raffreddare la testa (5).
PiPs-
Sono contento di essere un post e non un insetto, guarda...
SM-
Io un po' meno, che tu sia un post, dico. Comunque, torniamo
all'esperimento delle arene 'hot' e 'cool'. Il team di Smolka osserva
che i dung beetle salgono sulla loro palla di sterco 7 volte più
spesso quando escono dall'arena 'calda' di quando escono da quella
'fresca'.
PiPs-
E scommetto che, a questo punto, i beetlefili di Smolka si domandano
quale sia il segnale scatenante che spinge gli scarabei a fermarsi e
salire sulla loro palla di sterco.
SM-
Eeeesatto caro PiPs, e naturalmente si rispondono con un altro
esperimento dedicato al loro primo sospettato come segnale
scatenante, ovvero il riscaldamento eccessivo delle zampe anteriori
degli insetti. I ricercatori, infatti, osservano che tra una salita
sulla dung ball e l'altra la temperatura delle zampe frontali degli
scarabei sale di 10°C e, una volta sulla palla, scende di 7°C.
Soprattutto osservano che solo la temperatura delle zampe anteriori
degli artropodi cambia in modo così drammatico, mentre quella del
torace varia appena.
PiPs-
E quindi i ricercatori che cosa fanno per verificare i loro sospetti
sulle zampe dei beetle, mettono le scarpe isolanti agli scarabei
stercorari?
SM-
Non scarpe, stivali.
PiPs-
Ma smettila...
SM-
Davvero! I calzolai scientifici di Smolka realizzano dei 'boot' in
silicone che applicano alle zampe anteriori di 41 dung beetle.
Poi
mettono gli insetti al centro di un'arena 'calda' e misurano il tempo
medio che passa tra una salita e l'altra sulla dung ball e il tempo
medio di permanenza sulla palla. Poi tolgono gli stivali alle
bestioline e ripetono le misurazioni.
PiPs-
E che cosa scoprono?
SM-
Te lo dico dopo la pubblicità.
COMMERCIAL n1
b(u)y sciencemug |
COMMERCIAL n2
b(u)y sciencemug |
PiPs-
La rivista fa schifo ma quegli stivali son davvero qualcosa, peccato
non li abbiano a pois verde acido... Comunque, boss, che cosa
scoprono Smolka e i suoi dopo aver fatto l'esperimento sugli scarabei
con stivali isolanti e senza?
SM-
Scoprono che, rispetto agli scarabei 'scalzi', quelli con stivali
resistono il doppio del tempo prima di salire sulla loro dung ball e
ci stanno in media il doppio.
PiPs-
Questo significa?
SM-
Significa che gli stivali sono effettivamente degli isolanti che
fanno scaldare e raffreddare più lentamente le zampe dei beetle. Ma
soprattutto significa, visto che l'isolamento termico delle zampe
anteriori è l'unica cosa che cambia rispetto alle prove precedenti,
che la temperatura delle zampe anteriori è in effetti ciò che
spinge gli scarabei a salire e scendere dalla dung ball.
Inoltre
i sei appassionati studiosi del
dung beetle sostengono che le salite di raffreddamento sulla
palla-cacca sono probabilmente necessarie a proteggere gli organi di
senso presenti sulle zampe e sulla testa degli scarabei.
PiPs-
La testa?
SM-
E beh ma certo, ricordati che gli scarabei stercorari fanno rotolare
la dung ball a testa in giù, quindi questa è sempre molto vicina al
suolo. Perciò se le zampe anteriori sono calde, figurati la testa.
PiPs-
Ah, giusto, giusto. E quindi gli scienziati, se non ricordo male,
concludono che la palla di sterco serva ai dung beetle come
piattaforma portatile rialzata su cui salire per allontanarsi dal
suolo e quindi andare a prendere un po' di fresco, un po' come
facciamo noi quando andiamo in montagna d'estate insomma.
SM-
Esatto, o come fanno alcuni generi di formiche del deserto africane,
quando salgono su steli d'erba o su ciotoli per lo stesso motivo
(6-7).
PiPs-
Inoltre i groupie scientifici del dung beetle dicono che la dung
palla viene usata per assorbire calore, come heat sink insomma.
SM-
Giusto. Vedono infatti che le sfere di sterco sono, data la loro
natura, umide e, con una temperatura media sotto i 32 gradi, sempre
più fresche del suolo e dei beetle stessi. Quindi, si dicono i
ricercatori, le dung ball devono assorbire calore sia dagli scarabei che ci salgono sopra, che dal terreno su
cui rotolano.
PiPs-
Se questo è vero, se cioè le dung ball sono in effetti heat sink,
sostengono i pervicaci e ormai odorosi studiosi, allora tanto più
calda è la dung ball tanto meno calore è in grado di assorbire e
tanto più spesso lo scarabeo della cacca che la sta spostando deve
montarci su per raffreddarsi.
SM-
E infatti i ricercatori provano proprio questo con il loro terzo
esperimento. Avvolgono in carta stagnola delle dung ball per
mantenerle umide e ne mettono alcune in freezer per raffreddarle (cold ball, temperatura
media tra di 15-20°C) altre al sole per almeno mezzora per riscaldarle (hot ball,
temperatura media tra i 40-42°C).
PiPs-
Poi gli scienziati fanno sì che 50 insetti stercorari portino via da
un'arena 'calda' prima una cold ball e poi una hot ball. Risultato
dell'esperimento è che Smolka e soci osservano esattamente quello
che si aspettano, ovvero che gli scarabei salgono sopra le hot ball
il 73% più spesso di quanto non facciano con le cold ball. Insomma
le palle di sterco sono davvero degli heat sink visto che assorbono calore
dagli scarabei stercorari che ci salgono sopra più o meno efficacemente a seconda di quanto calde sono.
SM-
Non resta che da provare una cosa, allora, ai nostri eroi delle palle
di cacca.
PiPs-
Che cosa?
SM-
Eh, che le dung ball, oltre a essere piattaforme sopraelevate
portatili e heat sink, sono anche degli strumenti con cui gli
artropodi coprofagi raffreddano il suolo davanti a loro.
PiPs-
E come fanno a provarlo, questo non me lo ricordo davvero...
SM-
Ah PiPs, mi cedi sul finale mi cedi... Lo svedese e i suoi baldi, e a
questo punto esausti, colleghi verificano la temperatura del suolo di
un'arena 'calda' prima e dopo il passaggio di sei beetle e delle loro
dung ball. Smolka&co osservano così che la temperatura del
suolo si abbassa di 1.5°C dopo il passaggio della sfera di sterco.
PiPs-
E quindi concludendo noi diciamo che...
SM-
...che gli eroici argonauti di Smolka provano con il loro lavoro che,
unici tra gli insetti, gli scarabei stercorari come gli S.lamarki si portano in giro il proprio rifugio termico, cioè la dung ball che fanno rotolare. Questi
particolarissimi insetti coprofagi, quindi, non hanno bisogno di
cercare rifugio quando si spostano in condizioni di estremo calore e
hanno, perciò, più libertà di manovra e la possibilità di
attraversare anche territori sconosciuti.
Inoltre
il rischio che insetti rivali rubino il cibo dei dung beetle che
fanno le palle di sterco è ridotto, visto che questi portano il cibo
con loro e non sono costretti ad allontanarsene per cercare riparo.
Per
finire, dicono Smolka e colleghi, la dung ball, lo strumento
portatile di termoregolazione, permette agli scarabei stercorari di
essere attivi in condizioni di stress termico che impediscono alla
maggior parte degli altri artropodi concorrenti di operare.
PiPs-
Insomma gli animali coprofagi e rotolatori escono a fare la spesa
quando in giro non c'è nessuno... E bravi, bravi... Comunque boss ci
sono cose che non mi sono chiare.
SM-
Tipo?
PiPs-
Beh, per cominciare non capisco perché 'sti scarabei mangino la
cacca, poi non capisco perché anzichè mangiarsela comodamente dove
si trova, la cacca, se la scarrozzino in giro, a testa in giù poi, e
soprattutto non capisco come riescano a muoversi in linea retta
quando io faccio fatica a camminare dritto anche prima della terza
pinta di rum e cognac.
SM-
Guarda PiPs, questo te lo spiegherà l'ospite che intervisterai
appena finiamo qui...
PiPs-
E questo ospite chi è, uno dei 5 della banda dello svedese
scientifico?
SM-
No, però ha partecipato attivamente alla ricerca...
PiPs-
Ok, spero davvero si sia fatto una doccia nel frattempo. Comunque
boss ho un'altra domanda che mi scappa di fare proprio, sì sì...
SM-...
e sarebbe PiPs?
PiPs-
MAMMISPIEGAANNOICHECCEFREGA
DEGLI SCARABEI STERCORARI CHE FANNO LE PALLE DI CACCA UMIDA E POI SE
LE PORTANO IN GIRO E LE SEPPELLISCONO A 1-10 O PIU' METRI DA DOVE LE
HANNO FATTE (2)
E POI SE LE MANGIANO?
CHECCCCCCCCEFREGAAAAAAAAAAAAAHHH?
CHECCCCCCCCEFREGAAAAAAAAAAAAAHHH?
SM
sospira, conta fino a quindicimilionietrentotto e poi, dissimulando
con nonchalance
un tic alla spalla sinistra, risponde pacato-
Ce ne frega, PIPs, perché gli scarabei stercorari sono di grande
importanza ecologica ed economica (8).
Sono
essenziali per la rimozione dello sterco, che altrimenti rimane al
suolo per 4 anni prima di essere degradato, impedendo la crescita di
vegetazione per almeno 2anni (8).
Considera che una sola mucca produce 10-20 pile di sterco al giorno, considera
che ogni pila copre una superficie grande in media 0.82mq e infine considera
quante mucche ci sono in giro al pascolo. E poi fatti due conti (8).
I
dung beetle sono poi un'importante fonte di biodiversità, sono
coinvolti nell'impollinazione, nella diffusione dei semi di alcune
piante e nel controllo dell'emissione dei gas serra. Se, inoltre, lo
sterco non viene rimosso dagli scarabei stercorari l'80% dell'azoto
da esso liberato va perso nell'atmosfera. Inoltre il fatto che i dung
beetle seppelliscano lo sterco... (8)
-
A
questo punto PiPs si addormenta di botto e istantaneamente entra in
fase REM sognando una gigantesca torta al cioccolato che però
stranamente non lo attira neanche un po' poi la torta si trasforma in
un minuscolo circo in cui le tigri cavalcano elefanti rosa e parlano
in americano con accento del Nebraska e allora PiPs è
improvvisamente dentro il suo stesso sogno e sente che qualcuno lo
chiama fuori del tendone del minuscolo circo con gli elefanti rosa e
le tigri redneck e vede che è il dio Ra che gli parla e gli chiede
educato ma autoritario di seguirLo che gli deve dire una cosa a
proposito di un cammello e di un paio di stivali che vuole comprarSi
e allora PiPs si alza e se ne va seguendo docile e veloce il dio
Ra/scarabeo/circo/torta/sogno senza che sciencemug se ne accorga-
-...contribuisce
ad areare il suolo e questo è bene perché facilita l'assorbimento
di acqua e nutrienti da parte del terreno e diminuisce l'effetto
dilavazione della pioggia che porta un sacco di schifezze presenti in superficie a finire in acqua e a contaminare le riserve
idriche. (8)
E
per finire, caro PiPs, gli scarabei stercorari, facendo sparire lo
sterco, abbattono anche le infestazioni di insetti e parassiti e
grazie a questo gli Stati Uniti hanno risparmiato quasi 400milioni di
dollari nel 2002. E se consideri che nei soli States ogni anno
vengono spesi 800milioni di dollari per il controllo di parassiti e
insetti infestanti gli allevamenti, capisci, PiPs, quanto
economicamente rilevante sia l'azione degli scarabei stercorari
(8)...
Capito
PiPs... PiPs? PiiiiiiiPs!
E
così si chiude il post, con grazia e un tocco di gentilezza.
Stay tuned per l'intervista...
Stay tuned per l'intervista...
*I
sei scienziati usano questa tecnica in tutti gli esperimenti che
fanno sui dung beetle e sulle dung ball e che descrivono
nell'articolo qui raccontato.
FACT
SHEET (a cura di Gian Gianni Gné)
- Scarabeo Stercorario aka Dung Beetle
Phylum:
Arthropoda
Classe:
Insecta
Ordine:
Coleoptera
Famiglia:
Scarabaeidae
Sottofamiglia:
Scarabaeinae
(9)
- Gli scarabei stercorari sono diffusi in tutti i continenti, tranne in Antartide. Esistono approssimativamente 7000 specie di scarabei stercorari, di cui 2000 solo in Africa. (8)
- Solo il 10% delle specie di scarabei stercorari costruisce le sfere di sterco e le trasporta. (1)
ARTICOLO RACCONTATO NEL POST
Smolka,
J., Baird, E., Byrne, M. J., El Jundi, B., Warrant, E. J., and Dacke,
M. (2012). Dung beetles use their dung ball as a mobile thermalrefuge. Curr Biol 22, R863-864.
BIBLIOGRAFIA
1-
Byrne, M., Dacke, M., Nordstrom, P., Scholtz, C., and Warrant, E.
(2003). Visual cues used by ball-rolling dung beetles fororientation. J Comp Physiol A Neuroethol Sens Neural Behav Physiol
189, 411-418.
2-
Bartholomew, G. A. a. B., H. (1978). Endothermy in African DungBeetles During Flight, Ball Making, and Ball Rolling. The Journal of
Experimental Biology 73, 65-73.
3-
Verdù, J. R., Díaz, A. & Galante, E. (2004). Thermoregulatorystrategies in two closely related sympatric Scarabaeus species(Coleoptera: Scarabaeinae). Physiological Entomology 29,
32-38.
4-
Verdu, J. R., Alba-Tercedor, J., and Jimenez-Manrique, M. (2012).
Evidence of different thermoregulatory mechanisms between twosympatric Scarabaeus species using infrared thermography andmicro-computer tomography. PLoS One 7, e33914.
5-
McMeeking, R. M., Arzt, E., and Wehner, R. (2012). Cataglyphis desertants improve their mobility by raising the gaster. J Theor Biol
297, 17-25.
6-
Wehner, R., Marsh, A.C. & Wehner, S. (1992). Desert ants on athermal tightrope. Nature 357, 586-587.
7-
Wehner, R. A. W., S. (2011). Parallel evolution of thermophilia dailyand seasonal foraging patterns of heat-adapted desert antsCataglyphis and Ocymyrmex species. Physiological Entomology 36,
271-281.
8-
Whipple, S. D. (2011). Dung beetle ecology: Habitat and foodpreference, hypoxia tolerance, and genetic variation. PhD Thesis
(University of Nebraska - Lincoln DigitalCommons@University of
Nebraska - Lincoln).
9-
Larsen, T. H., Lopera, A., Forsyth, A., and Genier, F. (2009). Fromcoprophagy to predation: a dung beetle that kills millipedes. Biol
Lett 5, 152-155.
No comments:
Post a Comment
Thanks for your comment dear reader!